La disponibilità a vaccinarsi è debole in Provincia di Bolzano. Nell’ambito di cinque studi scientifici l’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano ha cercato di indagare le cause dello scetticismo vaccinale. La riluttanza a vaccinarsi è risultata essere più accentuata nelle aree rurali dell’Alto Adige, tra le persone meno istruite e anche nelle famiglie con bambini piccoli. Fattori personali, sociali e culturali influenzano le decisioni vaccinali. L’alfabetizzazione sanitaria dei cittadini e il dialogo tra personale sanitario e persone esitanti possono contribuire a ridurre lo scetticismo nei confronti delle vaccinazioni.
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Covid-19
Il COVID-19 aumenta il rischio di herpes zoster?

È stato ormai dimostrato su milioni di persone che chi è stato contagiato da SARS-CoV-2 ha un maggior rischio di sviluppare il cosiddetto fuoco di sant’Antonio (herpes zoster) durante la malattia o nelle settimane e nei mesi successivi rispetto a chi non ha mai incontrato il coronavirus. Le segnalazioni di un analogo aumento dopo la vaccinazione contro il COVID-19 non hanno invece trovato per ora, sui grandi numeri, alcuna conferma, scrive il sito dottoremaeveroche.it.
Un articolo di Roberta Villa
COVID-19, guerra, crisi climatica, social media: l’impatto psicosociale sui giovani

Nonostante la fine della pandemia non si è registrato alcun miglioramento
significativo dei problemi psicosociali dei bambini e adolescenti in Alto Adige.
Questo è il risultato principale della terza indagine COP-S (“Corona e psiche in Alto
Adige/Südtirol”) condotta nell’aprile 2023 dall’Istituto di Medicina Generale e Public
Health di Bolzano. L’impatto della pandemia da Coronavirus sulla qualità di vita
correlata alla salute e sulla salute mentale di bambini e adolescenti non sembra
diminuire. Secondo il sondaggio il carico viene aggravato da altri agenti stressanti,
tra questi la guerra in Ucraina, la crisi climatica e l’uso eccessivo dei media digitali.
I sintomi del COVID-19 sono cambiati?

Nel corso dei tre anni dall’inizio della pandemia, il modo in cui il COVID-19 si presenta sembra essere cambiato. Nell’inverno del 2020 i primi sintomi comunemente segnalati erano la perdita dell’olfatto e del gusto: sintomi strani e molto originali, che ci aiutavano a capire subito che il contagio poteva essere avvenuto. Alla sintomatologia abituale si aggiungeva il respiro affannoso e la tosse, fino alle lesioni vascolari che venivano ovviamente diagnosticate in ospedale, informa il sito dottoremaeveroche.it.
Un articolo di Rebecca De Fiore (Pensiero Scientifico Editore)
Medicine alternative e opinioni sulle vaccinazioni contro il COVID-19 in Alto Adige

Nei primi mesi del 2023 l’Istituto di statistica della Provincia Autonoma di Bolzano ASTAT, in collaborazione scientifica con l’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano, ha svolto un’indagine campionaria su opinioni e comportamenti delle cittadine e dei cittadini relativamente alla pandemia di COVID-19 e alle vaccinazioni, oltre che in merito al ricorso alle medicine alternative.
Covid, guerra, crisi climatica: l’indagine “Corona e Psiche” analizza l’impatto psicosociale su bambini e adolescenti

Quali sono gli effetti psicosociali della pandemia da Coronavirus, della guerra in
Ucraina e della crisi climatica sulla qualità di vita correlata alla salute e la salute
mentale di bambini e adolescenti? L’Istituto di Medicina Generale e Public Health
di Bolzano vuole cercare una risposta a questa domanda grazie alla terza
indagine COP-S (“Corona e Psiche in Alto Adige/Südtirol”). Tutte le famiglie con
un figlio che frequenta una scuola in Provincia di Bolzano possono partecipare
all’indagine dal 13 al 30 aprile 2023.
Il COVID-19 può causare la caduta dei capelli?

A tutti è capitato di vedere qualche capello nello scarico della doccia o nella spazzola dopo essersi pettinato. Lo diciamo subito, per evitare preoccupazioni: è normale. Ma a qualcun altro nell’ultimo periodo potrebbe essere capitato di vedere non solo qualche capello ma qualche ciocca o addirittura di aver sentito una perdita di volume legandosi i capelli. Ecco, se sei guarito da COVID-19 negli ultimi mesi potrebbe non essere una coincidenza. Tutte le informazioni nel servizio di dottoremaeveroche.it.
Un articolo di Rebecca De Fiore (Pensiero Scientifico Editore)
COVID-19, influenza, RSV: il Prof. Wiedermann traccia una panoramica dell’attuale situazione epidemiologica

L’inverno 2022/23 è contrassegnato da una tripla epidemia: la stagione influenzale è iniziata prima degli altri anni, i contagi con il virus respiratorio sinciziale RSV sono aumentati vertiginosamente e il COVID-19 ha ripreso vigore. Il Prof. Christian Wiedermann, Coordinatore dei progetti di ricerca dell’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano, illustra la momentanea situazione dei contagi e mette in guardia dagli annunci prematuri sulla fine della pandemia.
A Babbo Natale non serve la mascherina perché ha la barba?

Obeso, bevitore, sedentario per oltre undici mesi all’anno: così avevamo descritto Babbo Natale nel dicembre 2018 in una scheda forse troppo severa. Le cose non sono cambiate, ma siamo quasi sicuri che anche quest’anno farà il proprio dovere. Lavorerà intensamente nonostante la pandemia abbia lasciato il segno anche dalle sue parti: per quanto possa sembrare strano – trattandosi di una zona molto poco popolata – il primo caso confermato di Coronavirus in Finlandia è stato segnalato il 29 gennaio 2020 proprio in Lapponia, dove un turista cinese di Wuhan risultò positivo al virus, scrive il sito dottoremaeveroche.it.
“Debito immunitario”: i bambini oggi si ammalano di più?

Negli ultimi tempi si è molto parlato di “debito immunitario” per spiegare la risalita nel numero di bambini con infezioni, soprattutto respiratorie, che sembravano scomparse nel primo anno di pandemia e che sembrano invece tornare con un’intensità di circolazione talvolta superiore ai livelli medi osservati fino al 2019, scrive il sito dottoremaeveroche.it.