Dal febbraio 2024 l’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano, in collaborazione con l’Associazione Alzheimer Südtirol/Alto Adige (ASAA), sta indagando in che misura l’assistenza domiciliare a persone affette da demenza incida sulla vita dei familiari e delle altre figure di riferimento. Sono già state condotte oltre 90 interviste, ma occorre raggiungere complessivamente 150 interviste per disporre di dati significativi. Lo ricorda l’Istituto in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer (21 settembre).
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Assistenza domiciliare ai malati di demenza: un carico peggiore del previsto

Come stanno davvero le persone che assistono a casa un familiare affetto da demenza? Il primo bilancio dello studio “DEM-CARE Südtirol/Alto Adige 2024–2026” fornisce una risposta disincantata: il carico psicologico ed emotivo è spesso molto elevato – e finora è stato sottovalutato. Dal febbraio 2024 l’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano, in collaborazione con l’Associazione Alzheimer Südtirol/Alto Adige (ASAA), sta indagando in che misura l’assistenza domiciliare a persone affette da demenza incida sulla vita dei familiari e delle altre figure di riferimento. Sono già state condotte oltre ottanta interviste. Ora lo studio viene ampliato. “D’ora in poi possono partecipare anche persone che in passato hanno prestato assistenza e che attualmente non sono più attive in questo ruolo”, spiega la responsabile dello studio, la Dott.ssa Barbara Plagg.
Un virus provoca la demenza?

Da tempo si ipotizza, con sempre maggiore attenzione, che alcune infezioni di natura virale o batterica possano giocare un ruolo nell’insorgenza del morbo di Alzheimer o di altre forme di demenza.Ne parla il sito d’informazione medico-sanitaria dottoremaeveroche.it.
Un articolo di Roberta Villa
Demenza in Alto Adige: il vostro supporto è importante!

I caregiver familiari di persone con demenza affrontano ogni giorno sfide enormi, spesso al limite delle loro forze. Con lo studio “DEM-CARE Alto Adige 2024–2026” l’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano vuole offrire loro un sostegno concreto.
Si può diagnosticare l’Alzheimer precocemente?

Una ricerca condotta presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Pittsburgh, negli Stati Uniti, ha messo a punto un nuovo esame che potrebbe identificare precocemente la presenza di una delle alterazioni microscopiche della malattia di Alzheimer: gli ammassi (o grovigli) neurofibrillari. Il test sviluppato a Pittsburgh è in grado di individuare le fasi iniziali di accumulo della proteina tau prima che le tradizionali tecniche di diagnostica per immagini cerebrale possano rilevare tali cambiamenti. Ne parla il sito d’informazione medico-sanitaria dottoremaeveroche.it.
Un articolo di Fabio Ambrosino (Pensiero Scientifico Editore)
Le parole crociate aiutano a mantenere il cervello in salute?

Al mare o in montagna, sul divano o in viaggio, da soli o in compagnia: lo scenario cambia, ma per molti l’enigmistica resta una costante delle giornate estive. Oltre a essere un momento di relax, parole crociate, sudoku, indovinelli e altri enigmi logici aiutano ad allenare le capacità cerebrali durante la stagione meno frenetica dell’anno. Secondo diversi studi scientifici, poi, risolvere giochi enigmistici contribuirebbe a mantenere giovane il cervello, rallentando gli effetti dell’invecchiamento. Ne parla il sito dottoremaeveroche.it.
Un articolo di Sara Mohammad (Pensiero Scientifico Editore)
Persone con demenza: indagine sul carico assistenziale dei caregiver

La cura delle persone affette da demenza rappresenta una sfida per familiari e altri caregiver. In questo contesto l’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano, in collaborazione con l’associazione ASAA (Alzheimer Südtirol Alto Adige), nel febbraio 2024 avvierà un’indagine sul carico assistenziale, in ambito domestico, dei caregiver principali che assistono persone affette da demenza. Attraverso un’analisi dei bisogni si intende evidenziare la necessità di adeguate misure di supporto per i caregiver. Finora non ci sono dati in proposito.
Giornata mondiale dell’Alzheimer 2023: La demenza come sfida

Ogni anno il 21 settembre si celebra la Giornata mondiale dell’Alzheimer. Dal 1994 questa giornata vuole puntare il focus dell’opinione pubblica sulla situazione delle persone affette da demenza. Secondo delle stime, la Provincia di Bolzano attualmente conta 13.000 persone con demenza. La demenza rappresenta una grande sfida per i familiari dei pazienti ma anche per la nostra società nel suo insieme. La Dott.ssa Barbara Plagg, ricercatrice presso l’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano, evidenzia: “Sebbene non esista una strategia che possa impedirci di sviluppare la demenza, esistono alcune possibilità di prevenzione per mantenere il nostro cervello in forma il più a lungo possibile.”
Vaskuläre Demenz

Die vaskuläre Demenz ist nach der Alzheimer-Krankheit die zweithäufigste Form der Demenz. Auslöser sind Durchblutungsstörungen im Gehirn. Gesundheitsinformation.de informiert darüber, dass Betroffene eine langfristige Begleitung und Behandlung benötigen.